Accesso al Lavoro Autonomo per gli Stranieri

Molte sono le situazioni che possano venirsi acreare qualora uno straniero in Italia con regolare permesso di soggiorno voglia intraprendere una attività lavorativa, e spesso la difficoltà di dover trovare un datore di lavoro e un posto di lavoro soddisfacente scarseggia, soprattutto al tempo d’oggi, ma un’opportunità si ripresenta, con l’intraprendere un’attività di lavoro autonomo o addirittura d tipo professionale qualoro lo straniero possiede i requisiti necessari.

Il cittadino straniero non comunitario che vuole esercitare in Italia un’attività di lavoro autonomo (industriale, professionale, artigianale o commerciale) oppure un’attività di impresa (costituire una società di capitali o di persone oppure accedere a cariche societarie) deve possedere i requisiti morali e professionali richiesti dalla legge ai cittadini italiani per l’esercizio delle singole attività, compresi i requisiti per l’iscrizione ad albi o registri, se necessari.

Il lavoratore extracomunitario deve dimostrare di disporre di un abitazione e di un reddito annuo proveniente da fonti lecite, superiore al livello minimo previsto dalla legge per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria o di corrispondente garanzia da parte di enti o cittadini italiani o stranieri soggiornanti nel territorio dello stato.

Inoltre, uno straniero extracomunitario in possesso di titolo professionale abilitante all’esercizio di libera professione può lavorare in proprio con la mansione del titolo se iscritto agli Ordini o Collegi professionali. L’iscrizione degli stranieri regolarmente soggiornanti agli Ordini o Collegi professionali ed elenchi speciali è consentita all’interno delle quote di ingresso per lavoro programmate. Può iscriversi chi è in possesso di titolo abilitante all’esercizio di una professione conseguito in Italia o chi ne ha chiesto il riconoscimento del titolo conseguito all’estero.

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