La crisi non smette di preoccupare il mondo del lavoro.
A denunciare l’ennesimo dato allarmante è il segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni al congresso della Filca (Federazione italiana lavoratori costruzioni e affini).
Nel settore edilizio si stima si siano persi qualcosa come 88 mila posti di lavoro.
Secondo il segretario della Cisl questo dato è segno che il Governo Berlusconi non sta operando affatto.
Bonanni ha dichiarato: “un’anomalia allarmante,un segnale dell’inefficienza dei poteri pubblici. Di solito quando c’è una crisi economica, il settore è uno strumento anticiclico che sopperisce alle difficoltà dell’economia. Oggi invece non si utilizza l’edilizia come strumento anticiclico e non si fanno investimenti. Questa è la certificazione della incapacità e della inaffidabilità dei poteri centrali e locali che non investono nelle infrastrutture“.