La parola d’ordine nel mondo del lavoro è flessibilità, un concetto che si traduce in un radicale cambiamento delle formule contrattuali, che ha visto il progressivo tramonto del posto fisso, a favore del lavoro temporaneo e ha segnato comparsa nel mercato del lavoro di un nuovo attore, le agenzie per il lavoro interinale. Ma cosa si intende concretamente con l’espressione lavoro interinale?
L’istituto della fornitura di lavoro temporaneo, meglio conosciuto come lavoro interinale, è stato introdotto dalla legge 24 giugno 1997, n. 196, e si fonda sul principio della massima flessibilità, finalizzata all’inserimento del lavoratore anche per periodi brevi. Questa specifica tipologia di contratto rispetto alle forme tradizionali vede coinvolte tre figure distinte: il lavoratore, l’impresa e l’agenzia per il lavoro interinale che funge da intermediario tra la domanda e l’offerta di lavoro, svolgendo un ruolo che in passato era stato monopolio degli uffici di collocamento anche se con modalità differenti.
Con l’approvazione da parte del legislatore della legge 30/2003 (meglio nota come legge Biagi), l’istituto del lavoro interinale è stato sostituito da quello della somministrazione di lavoro e le agenzie si sono trasformate in agenzie per il lavoro. Nonostante il cambiamento lo schema rimane pressoché invariato, in entrambi i casi l’azienda stipula con l’agenzia un contratto di fornitura di manodopera o di specifiche prestazioni professionali, per un periodo di tempo determinato. In questo modo il lavoratore non dipende dal l’impresa ma dall’agenzia e sarà quest’ultima a corrispondergli la retribuzione che dovrà in ogni caso corrispondere a quella degli impiegati presenti all’interno dell’impresa poiché il legislatore allo scopo di evitare derive discriminatorie ha equiparato il livello retributivo del lavoratore temporaneo a quello dei lavoratori dipendenti. L’unico cambiamento introdotto dalla nuova legge riguarda la durata del contratto che nel caso della somministrazione di lavoro può anche essere a tempo indeterminato.