Gestire un bar: che responsabilità ha l’esercente sull’igiene in fatto di alimenti e locali?

Avete visto un cartello allettante sulla porta di un bar o di un ristorante: vendesi attività. Tra le tante cose che dovete sapere per gestire un locale che somministra cibi e bevande c’è anche il pacchetto igiene (soprattutto se volete essere gestori a Milano state attenti: in vista dell’Expo 2015 i controlli saranno a tappeto). L’esercente è personalmente tenuto di tutto.
Come verificare lo stato di pulizia del locale o la conservazione degli alimenti, ma persino controllare l’etichettatura e i bolli sanitari per le carni che utilizza,.
L’esercente risponde anche sulla serietà dei propri fornitori (colpa vostra se vi approviggionate da fornitori che vi danno materiale scadente) e la tracciabilità degli alimenti. I rischi per le infrazioni?
Sono vari: errate modalità di conservazione, scarsa pulizia dei locali, manutenzione non corretta elle attrezzature di conservazione, infestazioni. A questi illeciti segue il sequestro delle derrate e multe da 1000 a 6000 euro (art 6 decreto legislativo n193/2007). Solo in casi gravissimi la chiusura (mmediata) del locale. È facile cadere in un illecito: nel 2007 su 300 ispezioni condotte dalle Asl in bar e ristoranti della capitale, 260 hanno registrato delle infrazioni.
Nelle legge sull’igiene nel settore della somministrazione c’è, infatti, l’obbligo di formazione del personale sulle norme da seguire: meglio farlo, se il cameriere starnutisce nel bitter del cliente ne ripondete voi.

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