La crisi economica mondiale cambia la strategia dei vari Paesi.
E per uscire dalla crisi il Parlamento Europeo ha approvato, con una maggioranza di 512 si, la relazione di Pia Locatelli.
Questo risoluzione del Parlamento Europeo mira a far rientrare ( e stabilizzare quelli che già lavorano) nel vecchio continente tutti i vari “cervelli” europei sparsi per il mondo, specialmente negli Stati Uniti.
Inoltre si vuole anche attrarre ricercatori di Paesi Extra UE per farli lavorare in aziende europee.
Perché un Paese esca dalla crisi economica occorrono nuove energie, nuove idee per far crescere e progredire le aziende più all’avanguardia nel settore della ricerca.
A differenza del Governo Italiano che nei mesi scorsi ha tagliato molti fondi dedicati alla Ricerca, il Parlamento Europeo vuole sfruttare questa opportunità per limitare i danni della crisi economica.
Per attuare questa strategia si dovranno incrementare le retribuzioni economici e i vantaggi accademici, oltre a maggiori garanzie di stabilità.
Inoltre si dovrà incentivare la maggiore flessibilità delle condizioni di lavoro dei ricercatori, armonizzando lavoro e impegni familiari.
Il Parlamento Europeo sottolinea che, per creare un sistema di ricerca europeo di prim’ordine attraverso un partenariato inclusivo tra la Commissione e gli Stati membri, occorre il pieno contributo di tutti i partner, a livello regionale, nazionale ed europeo.
Invita anche gli Stati membri e gli istituti pubblici di ricerca a fornire i necessari servizi di supporto ai ricercatori di altri paesi, fra cui l’accesso all’alloggio, alle scuole e alle strutture per l’infanzia; ritiene che tali servizi dovrebbero essere pubblicizzati in tutti i siti web di reclutamento dei ricercatori.
Servirà questo per scoraggiare i ricercatori ad emigrare verso lidi più allettanti?
MI sembra un’ ottima iniziativa.
Magari quelli che ormai sono andati e si sono stabilizzati altrove non torneranno, ma questa risoluzione potrebbe disincentivare ulteriori “fughe”.