Si Incatena al Cimitero Disperato per il Posto di Lavoro

27 Mag    Ingiustizie
Un uomo, a cui è stato detto che dal primo giugno sarebbe stato licenziato, si è incatenato in segno di protesta al cancello d’ingresso del cimitero in cui lavora. Poi è stato convinto dal sindaco a desistere dal suo intento con la promessa di una soluzione del suo problema.

Il singolare fatto è accaduto ieri mattina a Chivasso, centro industriale in provincia di Torino. Stefano Cavalieri, 34 anni, sposato con una bambina di 8 anni e un bambino che arriverà ad agosto, dall’agosto del 2007 è alle dipendenze della Cooperativa Sipp di Verona, che dal febbraio dello stesso anno si è aggiudicata l’appalto per la gestione del Cimitero di Chivasso. Appalto che scade appunto tra cinque giorni. Stefano Cavalieri, con il custode, si occupa della pulizia del camposanto, delle tumulazioni e delle esumazioni. «Quando ho presentato la domanda – racconta Cavalieri – era per un posto come giardiniere. Ma poi mi sono adattato. Io ero solamente alla ricerca di un posto di lavoro».

Ma adesso che scade l’appalto, subentrerà la nuova Cooperativa Sociale Quadrifoglio, di Pinerolo, sempre in provincia di Torino, che ha già altri appalti nel circondario. La nuova ditta ha già fatto sapere che assumerà solamente l’attuale custode e che Stefano Cavalieri verrà licenziato. L’uomo adesso è disperato perchè non riesce a trovare un altro posto di lavoro. La crisi occupazionale sta ormai investendo tutti i settori. «Avuta notizia del licenziamento – dice Cavalieri – nei giorni scorsi mi sono recato in Comune a chiedere spiegazioni. Mi hanno risposto che i miei requisiti non rientrano nel nuovo capitolato d’appalto. Ho poi cercato di parlare con il sindaco, Bruno Matola, ma non sono stato mai ricevuto. Adesso sono stufo, da lunedì voglio continuare a lavorare. Ho una famiglia da mantenere e tutte le spese della casa a cui far fronte».

Così ieri mattina Cavalieri si è presentato regolarmente al lavoro, munito di una catena e di un lucchetto e si è incatenato alle sbarre di ferro del cancello dell’ingresso principale del camposanto, destando molto stupore tra i passanti. Poi, nella tarda mattinata, il sindaco lo ha invitato in Comune per discutere del problema. «Matola – conclude – mi ha detto che vedrà di risolvere la situazione. Comunque se entro lunedì non avrò un posto di lavoro sicuro mi incatenerò nuovamente al cancello del cimitero. E di lì non andrò via per nessun motivo. Neppure con la forza».

Fonte: Lastampa

 

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