Si tratterebbe quindi di quasi 29mila studenti ai quali i consigli di classe non hanno dato l’opportunità di svolgere le tre prove scritte e il colloquio orale. Tutto per le nuove regole introdotte: quest’anno, infatti, per accedere al più importante appuntamento della maturità, i ragazzi hanno dovuto conseguire nello scrutinio finale almeno la media del sei, calcolata tenendo conto anche del voto sulla condotta e di quello conseguito in educazione fisica. E per chi ha avuto il 5 in condotta niente ammissione all’esame di Stato.
Oggi si sono insediate le commissioni di esame. Domani, giovedì 25 è prevista la prova di italiano, il tema. Il 26 la seconda prova, che varia in base alla tipologia di istituto: al liceo classico si sarà la versione di latino, al liceo linguistico debutta il cinese. Il 29 giugno il “quizzone” preparato dalle commissioni (miste: 3 esterni e 3 interni). A Roma, dove il 29 si festeggia la festa dei patroni San Pietro e San Paolo, la prova slitterà al 30.