In un periodo di crisi economica, con migliaia di posti di lavoro tagliati sembrano incredibili i dati provenienti da Confartigianato.
Infatti sembra che ci siano 94.670 nuovi posti disponibili, ma che il 32,5% è introvabile.
Mancano all’appello falegnami, idraulici, sarti, fornai, ma anche informatici e addetti alla robotica.
A discapito della crisi, nelle piccole e medie imprese sembra proprio che il lavoro non manchi.
Ai primi posti per il numero più elevato di professionalità richieste e non disponibili vi sono falegnami ed operatori specializzati nella lavorazione del legno: servono 2.690 persone, ne mancano 1.390, pari al 51,7% del fabbisogno totale.
A seguire parrucchieri ed estetisti: sui 6.570 dipendenti necessari, ne mancano all’appello 3.210. Problemi anche per gli elettricisti: le aziende ne cercano 9.850, non se ne trovano 2.840.
Anche nel settore alimentare le opportunità di lavoro non mancano: 1.340 i posti disponibili nei panifici e pastifici, ma il 38,8% rimarrà scoperto.
Situazione analoga per le pasticcerie e gelaterie dove il fabbisogno di manodopera è di 2.200 persone, il 28,2% delle quali difficile da reperire.
Questi gli altri dati, che fanno riflettere:
- mancano 1.640 tra meccanici e autoriparatori;
- sono richiesti 1.560 idraulici;
- si cercano 550 sarti.
Si potrebbe pensare che ormai tutti si dedicano a studiare e mirano a carriere dirigenziali.
E invece mancano anche 2.930 tra tecnici informatici e telematici, mentre risulta introvabile il 22,5% dei 2.440potenziali dipendenti.
Incredibile ma vero.