Il crescente interesse per le tematiche ambientali ha aperto il campo a tutta una serie di nuove figure professionali. Adesso c’è anche il certificatore energetico, che ha il compito di valutare quanto consuma un immobile. Scopriamo quali sono le sue caratteristiche e che sbocchi offre sul mercato del lavoro.
A partire dal 1° luglio 2009 tutti gli immobili sottoposti ad acquisto o vendita dovranno essere dotati dell’attestato di certificazione energetica, così come previsto dal D.L. n. 192/2005. La legge risponde a quanto già espresso nella Direttiva europea 2002/91/CE, riguardante norme sul rendimento energetico nell’edilizia. Il rilascio dell’attestato spetta a un soggetto certificatore, accreditato presso un ente regionale di competenza. E’ nata così una nuova figura professionale: il certificatore energetico.
Il suo compito è in sostanza quella di esaminare l’immobile per stabilire quanto consuma in termini di riscaldamento invernale o di raffrescamento estivo, individuare gli spifferi, le dispersioni di calore, dei serramenti, dei ponti termici ecc. ecc. In pratica: più la casa è risparmiosa in termini energetici e più vale.
Può orientarsi su questo lavoro chi sia in possesso di uno specifico titolo di studio (laurea in Ingegneria, Architettura, Scienze Ambientali, Chimica, Scienze e Tecnologie Agrarie e Scienze e Tecnologie Forestali e Ambientali, diploma di geometra, perito industriale o agrario), oltre all’abilitazione all’esercizio della professione e l’iscrizione all’Ordine o al Collegio professionale.
Tra i principali requisiti che caratterizzano il certificatore energetico ci sono innanzitutto la qualifica professionale e l’indipendenza rispetto all’edificio da esaminare. Il certificatore energetico, infatti, non può svolgere attività di certificazione sugli edifici per i quali risulti proprietario o sia stato coinvolto in modo diretto o indiretto.
Certificatore energetico: formazione
Per diventare certificatore energetico bisogna prima essere abilitati e le opportunità formative non mancano di certo. Il Centro per la Formazione delle Maestranze Edili ed Affini (CEFME) di Roma organizza un corso di alta formazione, finanziato dalla Regione Lazio e dal Ministero del Lavoro. Ha una durata di 200 ore, è gratuito ed è rivolto a tecnici laureati. Al termine di ogni modulo professionalizzante i partecipanti saranno sottoposti a prove teorico-pratiche per evidenziare il livello di apprendimento raggiunto. Per saperne di più visitate il sito istituzionale: andate nella sezione “Ricerca corsi”, aprite il menù a tendina e cliccate su “Ambiente e territorio”.
In Lombardia, una delle regioni più all’avanguardia in questo campo, segnaliamo l’Associazione Italiana Scienze Ambientali (AISA) di Milano. Organizza un corso per certificatore energetico della durata di 80 ore e prevede moduli aggiuntivi di approfondimento. Ulteriori informazioni le trovate nel sito specifico per la formazione, nella sezione “Offerta formativa”.
Per la stessa zona c’è anche l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del CNR di S. Giuliano Milanese (MI) che organizza un corso per certificatore energetico. Dura 72 ore ed è rivolto a tutti i professionisti che intendono accreditarsi presso la Regione Lombardia. Per ulteriori dettagli sul programma e le modalità d’iscrizione consultate l’apposita scheda informativa.
L’attestato di certificazione energetica può essere un utile modo per sensibilizzare i cittadini verso le tematiche ambientali e apprezzare la qualità energetica degli edifici.