Interventi della Finanziaria sul Lavoro

L’una tantum per i lavoratori a progetto disoccupati che salirà da 2 mila fino ad un massimo di 4 mila euro; la semplificazione dei requisiti per l’indennità di disoccupazione; l’introduzione di premi e incentivi per il ricollocamento dei lavoratori svantaggiati; uno sconto del 40% sulle sanzioni e gli interessi legali relativi al contenzioso contributivo. Eccoli, i contenuti dell’emendamento del governo annunciato con il “pacchetto welfare” destinato ad entrare nella Finanziaria.

Fra gli interventi disseminati nei 14 emendamenti governativi troviamo la nuova busta paga dei dipendenti pubblici che riceveranno un unico cedolino con stipendio e indennità accessorie fino ad ora distinti. Doccia fredda per i consiglieri regionali: sommando indennità e stipendio non potranno guadagnare più dei parlamentari.

Insomma, mentre il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta ribadiva l’importanza del “taglio delle false pensioni e degli enti inutili” arrivano in Finanziaria le novità in materia di lavoro. Con un’avvertenza: si tratta di provvedimenti che, anche laddove sembrano più “generosi”, contengono una serie di limitazione per circoscriverne la portata. Per i cocopro da una parte c’è l’una tantum massima per coloro che perdono il lavoro che passa dal 20% al 30% in crescita da 2 mila fino a 4 mila euro l’anno. Ma dall’altra il provvedimento riguarda solo i soggetti iscritti alla sola gestione separata dell’Inps. A patto però che abbiano un solo committente e che l’anno precedente il loro reddito lordo sia stato compreso fra i 5 mila e i 20 mila euro. Altre limitazioni riguardano i contributi versati alla gestione separata e uno stato di disoccupazione di almeno 2 mesi.

Per l’indennità di disoccupazione l’emendamento prevede che nel 2010 sia possibile computare anche i periodi svolti sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa, per un massimo di tredici settimane. Mentre per i i cinquantenni con almeno 35 anni di anzianità contributiva viene introdotta “in via sperimentale”, la contribuzione figurativa integrativa. A condizione che gli stessi cinquantenni accettino un lavoro retribuito almeno il 20% in meno di quello di provenienza. L’integrazione figurativa coprirà la forbice contributiva fra i due lavori.

L’emendamento introduce inoltre una serie di premi (fra 800 e a 5mila euro) per le agenzie per il lavoro in grado di far assumere con contratto di lavoro dipendente cassintegrati, disoccupati o disabili. Incentivi anche per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato persone con l’indennità di disoccupazione. L’incentivo sarà pari all’indennità che lo Stato non dovrà erogare a causa dell’assunzione del disoccupato. Quanto all’apprendistato ecco uno stanziamento di 100 milioni di euro per le attività di formazione.

Fonte: La Repubblica

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