50 milioni di euro per formare i lavoratori in mobilità.
E’ l’iniziativa straordinaria di Fondimpresa per il 2010.
Con un nuovo Avviso, il Fondo interprofessionale di Confindustria Cgil Cisl e Uil mette a disposizione una cifra importante per finanziare piani formativi per l’occupabilità e il reimpiego di chi ha perso il posto di lavoro.
L’iniziativa dà immediata attuazione all’Intesa sulle Linee guida per la formazione 2010 siglata due settimane fa da Governo, Regioni e Parti sociali, con il fine di un tempestivo, mirato rafforzamento delle competenze dei lavoratori coinvolti dalla crisi.
L’Avviso n. 2/2010 finanzia azioni formative rivolte ai lavoratori collocati in mobilità nel corso di quest’anno, mirate all’occupabilità, e ai lavoratori posti in mobilità prima del 2010 a condizione che l’attività formativa sia finalizzata alla loro assunzione presso un’azienda aderente al Fondo.
Le domande potranno essere presentate direttamente a sportello.
Condizione essenziale per il finanziamento è un accordo sottoscritto dalle parti sociali a livello territoriale.
L’accordo deve fissare: gli obiettivi del Piano, in relazione alle condizioni di occupabilità dei destinatari; il numero complessivo, le aziende di provenienza aderenti a Fondimpresa e le caratteristiche professionali dei partecipanti; i fabbisogni di competenze; i contenuti e le modalità di erogazione della formazione ritenuti idonei a raggiungere i risultati attesi; le forme di certificazione delle competenze e di registrazione sul libretto formativo.
Ad oggi, Fondimpresa ha finanziato attività formative per 410 milioni di euro, coinvolgendo oltre 700.000 lavoratori, tra i quali, dal 2009, anche quelli in cassa integrazione.
Sono da assegnare altri 90 milioni per piani formativi su varie tematiche, inclusi ambiente e salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Giorgio Fossa, presidente di Fondimpresa, commenta: “Si tratta di un intervento di carattere assolutamente straordinario, fuori dal tradizionale raggio di azione dei Fondi interprofessionali perché straordinaria è questa fase di crisi globale. Il valore strategico della formazione rispetto allo sviluppo si afferma ancor più in questo contesto. Riqualificare e accrescere le professionalità, soprattutto in relazione ai nuovi fabbisogni formativi, vuol dire offrire nuove chance di lavoro alle persone e nuove energie competitive alle aziende in vista della ripresa. I Fondi devono definire strumenti concreti per la formazione dei lavoratori posti in mobilità. Le Parti sociali nel territorio devono identificare congiuntamente le situazioni per le quali definire percorsi formativi che abbiano concrete possibilità di re-immissione dei lavoratori nel circuito occupazionale. E’ giusto, in questo quadro che Fondimpresa, il Fondo più importante, dia una risposta con questa tempestività e questa dimensione”.
Luciano Silvestri, vice presidente del Fondo, aggiunge: “Dare una risposta così tempestiva testimonia ancora una volta che la bilateralità reagisce in modo concreto e rapido quando sono in gioco le esigenze primarie del mondo del lavoro. Questo Avviso costituisce un forte impegno per Fondimpresa ma in particolare rilancia la responsabilità delle parti sociali nell’affrontare le situazioni di disagio dei lavoratori che la crisi, purtroppo, determina. A loro il compito decisivo di ricercare e favorire condizioni concrete di occupazione e inclusione sociale”.