Quali sono le qualità ricercate nel lavoro di oggi

30 Mar    Consigli

Come cambia il lavoro e la tipologia di lavori, oggi cambia anche il modo in cui viene considerato il lavoro in azienda e di conseguenza la tipologia di qualità che sono ricercate nei lavoratori. Negli ambienti che cercano di eccellere per qualità, l’obiettivo-chiave che i datori si prefiggono è quello di mantenere elevata la fiducia dei propri dipendenti.

Se un dipendente ha fiducia nelle persone per cui lavora e con cui lavora, al tempo stesso può trovare più divertente e stimolante lavorare con loro, rendendo tutti complessivamente più orgogliosi del lavoro fatto o di un obiettivo raggiunto. Questo è quanto indica Great Place To Work, azienda di ricerca lavoro e formazione. Lavorare in un contesto di questo clima aiuta a dare credibilità ad un progetto, a stabilire legami sinceri e rafforzare il concetto di unità, di lavorare tutti assieme per un vantaggio comune. Niente di peggio, quindi, che l’instaurare un’eccessiva competitività tra i dipendenti che crea spesso invidie, gelosie e in generale finisce per far “funzionare male” il sistema aziendale.

qualità lavoro 1

In questo quadro, cambiano anche le qualità che vengono richieste ai potenziali lavoratori, ricercate già in sede di colloquio. La parola chiave, in questo caso, è “passione”. I recruiter cercano non qualcuno spinto soltanto dall’interesse di trovare “un lavoro”, ma spinto da trovare “il lavoro”, quello che lo interessa e lo appassiona, che fa sì che ci si metta impegno e che “si creda” in quel che si fa, anche a costo di fare errori, imparare dagli stessi e ricominciare. La stessa Great Place To Work indica quindi quali sono le caratteristiche migliori che una persona deve avere per superare un colloquio di lavoro:

qualità lavoro 2–         Avere uno stile di comunicazione diretta: risparmia energie e tempo arrivare subito al nocciolo della questione;

–         Cercare sempre l’evoluzione: il mondo è sempre in costante cambiamento e anche un dipendente deve riuscire sempre a rimettersi in gioco e adattarsi a nuovi ambienti e nuove tipologie di lavoro;

–         Non preoccuparsi di sbagliare: anche sbagliando cento cose, una si riesce a far giusta. La prerogativa è fare senza preoccuparsi di fallire.

–         Avere inventiva e curiosità: lavorare significa anche riuscire ad essere curiosi di ciò che si sta facendo, studiando il lavoro o gli altri, per portare in azienda nuove idee, mettendole in gioco in qualsiasi ramo si stia lavorando per contribuire al successo di un prodotto o di un servizio. Persone quindi dalla mente aperta, che spesso riescono anche a far divertire con le nuove proposte.

–         Essere organizzati e determinati: oltre alla passione, è bene avere determinazione e massima organizzazione e concentrazione per riuscire a terminare un lavoro o la realizzazione di un’idea nei modi e nei tempi programmati.

–         Essere sorridenti e riconoscenti: essere circondati da persone con cui è piacevole lavorare aumenta la produttività e la voglia stessa di andare a lavoro.

–         Essere per la “squadra”: un vero leader vuole che un collega migliori, è disposto ad aiutarli, perché sa che il miglioramento di ciascuno vuol dire avere vantaggi per tutti. La competitività, quindi, non deve mai nuocere fino a diventare gelosia o creare ostacoli.

immagine 1: flickr by Sean MacEntee, licenza CC.

immagine 2: flickr by Evil Erin, licenza CC.

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