Questa è la storia di un’infortunio sul “lavoro” subito da un marocchino Abdel, per lo più irregolare.
Fosse stato una “macchina” a rompersi, il proprietario della ditta artigiana avrebbe subito chiamato il tecnico per sistemarla, ma essendo un lavoratore irregolare il datore ha pensato bene di prendere la sua “macchina” in carne e ossa “rotta”, e lo ha caricato in auto abbandonandolo a se stesso.
Abdel 23 anni, lavora in nero presso la ditta “x”, con a capo un uomo di 64 anni, impegnato ad aggiustare una macchina in officina, ha avuto un tragico incidente, ed è stato trovato con la testa rotta alla periferia sud del paese, sicchè soccorso dalla polizia, essa ha individuato che non lontano dall’officina c’erano macchie di sangue per terra e sull’auto che lui stava aggiustando.
Il proprietario dell’officina si è cercato di difendere in tutti i modi, invano però perche la bottega è stata chiusa, anche perché non era rispettata nessuna norma di sicurezza, primo tra tutti fili elettricii senza protezione. E proprio uno di questi deve aver toccato il povero nordafricano che, scagliato indietro dalla scossa, è poi caduto malamente a terra. Adesso è all’Humanitas, fratture alla fronte e alla tempia, condizioni gravi, prognosi riservata.
